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Analisi del sangue, un gradito articolo del Tirreno cronaca Empoli del 16/10/2011

EMPOLI. Tra nuovi ticket, autocertificazioni e attestazioni Isee per molti anche fare un semplice esame delle urine può diventare una giungla. Tuttavia, a sapersi districare, il modo di risparmiare c’è. Si chiama centro medico o laboratorio di analisi: in una parola, privato. Si tratta, è bene dirlo subito, degli esami più economici e routinari come ad esempio le analisi del sangue o delle urine. E il risparmio rispetto al servizio sanitario varia a seconda del tipo di esenzione e del reddito dichiarato. Ma per un controllo ematico standard si possono spendere anche dieci euro meno. Prezzi più alti. Ma andiamo con ordine. Il 20 agosto scorso è stato rivisto al rialzo il tariffario regionale per alcune prestazioni svolte dall’Azienda sanitaria locale. È il caso di molte voci presenti negli esami del sangue o delle urine. Per cui, ad esempio, misurare il colesterolo adesso costa 2 euro invece che 1,15, l’emocromo 4 euro a fronte dei 3,60 che si pagavano prima e così via. Inoltre, a questo si deve aggiungere l’aggravio di spesa determinato dagli extra ticket introdotti dal Governo Berlusconi e che la Regione ha cercato di spalmare sulla popolazione in base alla situazione economica di ogni famiglia. In Toscana come in altre regioni, infatti, non c’è un extra ticket unico, ma la spesa è ripartita secondo quattro fasce di reddito: sotto 36.151 euro (per cui non si deve pagare niente), tra 36.151 e i 70mila euro (per cui si spendono cinque euro a prestazione), tra settantamila e centomila (per cui si pagano dieci euro) e sopra 100mila (per cui il tic

ket è di quindici euro). Ebbene, in questo scenario accade spesso che per quanto riguarda le ultime tre fasce di reddito convenga rivolgersi al privato per svolgere delle semplici analisi. Il risparmio “privato”. All’Ecomedica le tariffe per esami standard sono in linea con quelli dell’Azienda sanitaria locale o di poco superiori. Ma se non si accede in convenzione non c’è da pagare il ticket e questo può rappresentare un risparmio per chi supera la prima fascia di reddito. «Fare un esame della glicemia da noi costa due euro, come all’Asl – spiegano dal centro medico di via Cherubini – un emocromo cinque euro, una tsh (esame della tiroide ndc) dieci euro. Alla fine la spesa è simile, ma non c’è da pagare alcun ticket sanitario aggiuntivo. Altro discorso, poi, sono gli esami ad alta tecnologia come le tac o le risonanze magnetiche per cui da noi si possono spendere oltre duecento euro. Su questi la convenienza non è sulla spesa, ma sui tempi di attesa». Ma in alcuni laboratori di analisi può accadere addirittura che possano risparmiare anche coloro che non superano i trentaseimila euro di reddito. Come, ad esempio, al Laboratorio di analisi empolese di via Chimenti. «A differenza della Asl, noi non abbiamo adeguato i tariffari delle prestazioni – spiega il titolare, Marco Castellari – per la glicemia siamo rimasti ad 1,30 euro invece che 2, per l’emocromo a 3,60 euro invece che 4, per la tsh a 7,80 invece che 8, per l’esame delle urine a 2,60 euro invece che 3. Inoltre il costo del prelievo, che all’Asl è arrivato a quattro euro da noi è ancora a 3,10 euro. In ogni caso gli standard di qualità sono massimi. Negli ultimi anni questo ci ha fruttato un numero sempre maggiore di clienti e contiamo di allargare ulteriormente l’utenza nei prossimi mesi». La garanzia del pubblico. Come accennato, è possibile risparmiare nei centri privati soltanto nel caso di esami economici e di routine. Per il resto delle visite, che costino sessanta euro o migliaia di euro, il sistema sanitario nazionale rimane un pilastro assolutamente imprescindibile dal momento che la tariffa massima è rimasta 36,15 euro e anche sommando il ticket più alto, quello di quindici euro, si arriva a poco più di cinquanta euro in tutto.

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